I 200 ANNI DELL’ARMA  DEI CARABINIERI IN UNA MOSTRA A CALENZANO (FI) – LA PARTECIPAZIONE DELL’ARMA  –  DOCUMENTI – MEZZI – LA CARICA DI PASTRENGO –  L’EVOLUZIONE DELLE  ARMI  – UNIFORMI – PINOCCHIO – SIGARI – LE BELLISSIME E PERFETTE  RIPRODUZIONI DELL’AZIENDA PEDERSOLI DI BRESCIA

Pochi sanno che  la prima apparizione dei carabinieri in un romanzo  lo si deve a PINOCCHIO di Carlo Collodi  in  un disegno dove vengono  ritratti  appunto due carabinieri  che arrestano la marionetta di legno dal lungo naso  da un disegno di Carlo Chiostri che suscitò subito  uno scandalo   per aver messo i carabinieri in un ruolo troppo”giocoso “ per l’epoca. Tali illustrazioni proseguono anche  per opera di Mazzanti  nel 1883 con Carabinieri  sempre in alta uniforme  e con feluca alla francese, forse da queste  vignette scaturisce un escursus storico  che potremo vedere in una rassegna molto interessante  quasi a suggellare la fine  delle commemorazioni del bicentenario della fondazione  dell’arma dei Carabinieri . La rassegna è promossa dal Comune di Calenzano,  e organizzata dall’Associazione Turistica di Calenzano,  e si terrà si  dal 20 dicembre 2014 al 17 gennaio 2015 presso il Centro espositivo St.Art di Via Garibaldi   dal titolo “ CARABINIERI 200 ANNI  L’ARMA DI NOI TUTTI  “ in collaborazione con  l’Associazione Nazionale Carabinieri e il coordinamento di Agostino Barlacchi . Si tratta di una rassegna  storico-commemorativa del  corpo  più amato da tutti gli Italiani che riassume appunto  il suo cammino iniziato  nel giugno 1814 per volere di Vittorio Emanuele I°  re di Sardegna  che lo fondò proprio nell’isola  con lo scopo di fornire  al regno un corpo di polizia.

Il nome deriva dall’arma che i Carabinieri avevano in dotazione e cioè una “carabina” mentre i colori  dello scarlatto e del turchino del pennacchio  sulla  feluca dell’alta uniforme  furono scelti dal re Carlo Alberto del 1833   in segno di ringraziamento per averlo salvato  durante la battaglia di Pastrengo. Nel 1861 i Carabinieri divengono “ Arma “  suddivisi  nei ranghi di cavalleria, artiglieria,  e fanteria  del regio esercito. Sempre in prima linea fra le battaglie più celebri  come quelle di Pastrengo, Custoza, presa di Roma insieme ai Bersaglieri  poi le guerre in Etiopia,  nel primo conflitto mondiale,  e nel secondo in Libia , Albania per quegli ideali di legalità e libertà  della propria patria.  Ecco perché l’arma è sempre nel cuore degli Italiani  sia per il concorso alla difesa del  proprio Stato con eroi celebri come Salvo D’Acquisto che fu fucilato dai Tedeschi  nel 1943, oppure  con storia di oggi  il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che venne ucciso dalla mafia a Palermo. Le operazioni di polizia all’estero,  contro la malavita organizzata, ma anche nelle aree di  calamità fino alle operazioni di pace all’estero fanno dei Carabinieri un corpo specializzato a novanta gradi  dalla sanità per la tutela della salute,  anti sofisticazioni, patrimonio culturale, tutela dei lavoratori. Il motto “ nei secoli Fedele “ venne coniato nel 1914 in occasione per il primo centenario dell’Arma alla vigilia italiana della prima guerra mondiale, ma come allora è sempre attuale come la sua marcia la “fedelissima “ o i Caroselli storici  in piazza di Siena  a Roma a cavallo fanno  ancora affascinare e  applaudire i Carabinieri divenendo appunto punto di riferimento e “ arma di tutti noi “.  Basti pensare che 4590 sono le stazioni di Carabinieri  sparse in tutto il territorio Italiano che fanno sentire la loro “ protezione “ nei confronti del cittadino tutti i giorni dell’anno.

Da questo appellativo nasce l’esposizione di Calenzano al Centro Eventi St. Art  con  ricostruzioni, stampe dell’epoca, sculture , medaglie e crest, uniformi di ieri e di oggi, e tante altre curiosità da scoprire.  L’evoluzione delle  armi dei Carabinieri dell’Azienda  Pedersoli di Brescia  che  da oltre 50 anni opera a livello Internazionale con riproduzioni  Museali  di oltre quindicimila  “esemplari “ annui lavorati interamente a mano con  estrema precisione vanto di  eccellenza  del Made in italy   nel mondo  come  la prima “carabina “ , la prima pistola  a pietra focaia  del 1814, la “daga “ sciabola corta  dei militari a piedi  come da determinazione   sovrana  del 1814.Ecco  poi  la grande esposizione di rarissime  cartoline d’epoca a cura del Circolo Filatelico Fiorentino, oppure addirittura i sigari Toscani prodotti a mano ed intitolati appunto a “ Pastrengo “ in occasione del Bicentenario , poi   tutti i famosi e caratteristici   calendari dell’Arma non a caso nato a Firenze   dal 1928 per iniziativa  del Generale Gino Poggesi  fino a quello di oggi  che riporta in copertina  la bellissima scultura di Antonio Berti “  realizzata dallo scultore nel suo studio di   Sesto Fiorentino “ La pattuglia nella tempesta “ e che verrà collocata nei giardini del Quirinale a Roma .L’Arma dei Carabinieri parteciperà in prima persona con reperti  rarissimi dei propri Musei e con una interessantissima sezione  della visione dell’Arma oggi  con tutte le sue specializzazioni  dal  gruppi dei Nas antisofisticazione, alla tutela del patrimonio artistico e  culturale, al Gruppo anticrimine, ai Carabinieri cinofili, e artificieri  . Anche il famoso logo simbolo dei Carabinieri con la “granata “ fiammeggiante  a tredici punte e le due lettere intrecciate “R I “  Repubblica Italiana  con la scritta “ nei secoli Fedele “  motto coniato da Capitano Cenisio Fusi nel 1914 nel primo centenario dell’arma sarà ricreato dalle Scenografie Barbaro . Molte le adesioni dalle Associazioni Nazionali dei Carabinieri con prezioso materiale, fra  queste quella degli Amici del Lampeggiante Blu con  veicoli d’epoca. Arriva da un collezionista di Genova  la ricostruzione con figurini della famosa carica  di Pastrengo, in mostra anche una rarissima collezione di uno squadrone di figurini piatti appartenuti al  Granduca di Genova della Famiglia Reale , altri invece creati per il Film di Flavio Calzavara del 1942 “ La  Contessa di Castiglione”. Della famosa  e antica fabbrica “ Bottega del Soldatino “ di Luciano Antonini in Roma Bande a piedi o a cavallo ,  mentre l’Associazione  Fiorentina La Condotta  ha ricreato tutta l’evoluzione delle uniformi  dei 200 anni, e ancora  modelli  aerei, terrestri, marittimi per la gioia di appassionati giovani e meno giovani che si potranno  rapportare   ancora una volta  con l’arma  non a caso definita  “LA FEDELISSIMA”.

Il coordinatore                                                                                                                                     Il Presidente A.T.C.

Agostino Barlacchi                                                                                                                                          Niccolò Taiti